The Kurdish Digital Library (BNK)
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Kurdistan: Storia Società e Tradizioni Arte e Cultura Religione


Editor : Edizioni Pendragon Date & Place : 1998, Bologna
Preface : Pages : 96
Traduction : ISBN : 88-86366-98-1
Language : ItalianFormat : 150 x 210 mm
FIKP's Code : Liv. Ita. Sur. Kur. N° 7615

Kurdistan: Storia Società e Tradizioni Arte e Cultura Religione

Kurdistan: Storia Società e Tradizioni Arte e Cultura Religione

Shorsh A. Surme

Pendragon

Qualunque discorso sul Kurdistan non può trascurare la premessa che non si tratta di uno stato nazionale, regolato da leggi e usi comuni a tutta la popolazione. La regione del Kurdistan è infatti divisa tra diverse nazioni - Iran, Irak, Siria, Turchia e parte dell’ex Unione Sovieticaall’interno delle quali i Curdi raramente vedono tutelati i loro diritti e devono lottare per conservare una propria identità nazionale.
Inevitabilmente, essendo separate da confini imposti dalla storia, le varie comunità curde hanno conosciuto differenti sviluppi e talvolta duri contrasti, pur conservando una ferma volontà di opporsi ai tentativi degli stati dominanti di cancellare l’esistenza del “popolo” curdo. In particolare dopo la Guerra del Golfo, quando la sconfitta di Saddam Hussein consentì la formazione della Regione Autonoma del Kurdistan in territorio iracheno, la causa curda aveva ripreso forza grazie al sostegno internazionale. Ma difficoltà diplomatiche e interessi economici - il Kurdistan è un territorio ricco di risorse e specialmente di petrolio - hanno costituito un ostacolo insormontabile a una vera indipendenza e autodeterminazione.
Le vicende di Abdullah Ocalan, leader del Partito Comunista Curdo attivo specialmente in Turchia, hanno riportato la tragica vicenda del popolo curdo sotto i riflettori della stampa mondiale, ma il problema del Kurdistan attende ancora una difficile soluzione. Questo volume può almeno aiutare a comprendere la storia e la cultura - e non solo i gravi problemi - di una popolazione da sempre in cerca di una patria.

Shorsh A. Surme è nato nel 1962 a Arbil, nel Kurdistan dell’Irak. Figlio di Aziz Surme, dirigente del Partito Democratico del Kurdistan negli anni Sessanta e Settanta, ha vissuto in patria il destino delle famiglie dei per-seguitati politici. Diciotto anni fa si è trasferito in Italia, dove oggi lavora come giornalista per diverse testate nazionali. Prima responsabile cultu¬rale, poi, fino al 1998, presidente della Comunità curda in Italia, si è sem¬pre impegnato per la diffusione della cultura del suo popolo in Italia, ed è il direttore del periodico curdo «Hetaw». Fondatore dell’Associazione per i diritti del popolo curdo, è membro della Kurdish Cultural Society e della Kurdistan Translators Society.


Indice

Storia / 9
Cronologia generale / 39
Società / 45
Cultura / 63
Religione / 87
Bibliografia / 93
Il Kurdistan su Internet / 93


KURDISTAN

Il Kurdistan, la “Terra dei Curdi”, occupa una vasta area montuosa di circa 475.000 chilometri quadrati, pari a una volta e mezzo l’Italia ed estesa tra il Mar Nero, le steppe della Mesopotamia, Tanti-Tauro e l’Altopiano iranico.

Attualmente divisa tra Turchia, Iran, Irak, Siria e, in minima parte, tra le ex repubbliche sovietiche di Azerbaigian, Armenia e Georgia, nel corso dei secoli la regione del Kurdistan non è mai riuscita a rendersi indipendente dall’in-fluenza culturale, religiosa e politica di Persiani, Arabi e Turchi. La morfologia del territorio, costituita da alte montagne e profonde vallate scavate dai fiumi e ricoperte da una fitta e impervia vegetazione, ha tuttavia reso assai difficile in passato (e anche nel presente) l’accesso al Kurdistan dal bassopiano mesopotamico, mentre la peculiare condizione di isolamento geografico che ne è derivata ha favorito lo sviluppo di un’etnia con caratteri propri e differenti da quelli delle popolazioni vicine.

Territorio ricco di risorse naturali, quali acqua, petrolio e minerali, il Kurdistan è soggetto a notevoli cambiamenti climatici man mano che ci si sposta dalle fredde regioni montuose (situate per lo più nella Turchia nord-orientale) alle temperate valli mesopotamiche. Anche la vegetazione varia con l’altitudine: nelle zone più elevate si trovano le praterie; sull’altopiano e sulla media montagna vi sono foreste e boschi di querce; nelle zone più basse e ricche d’acqua le coltivazioni di alberi da frutto, viti, riso e cotone. In mancanza di statistiche demografiche precise, si ritiene che la popolazione curda conti al-Tincirca 25 milioni di individui (in particolare concentrati in Iran, Irak e Turchia), ma la cifra è probabilmente inesatta per difetto. La lingua curda deriva dal ceppo iranico delle lingue indoeuropee ma nel corso dei secoli l’unità linguistica originaria si è spezzata, frammentandosi in due idiomi principali (il, kurmangi e il sorani) e in numerosi altri dialetti. Anche sul piano religioso non vi è omogeneità tra gli abitanti del Kurdistan poiché, pur essendo in larga parte musulmani, i Curdi sono tuttavia divisi al loro interno da correnti e sette differenti e spesso in contrasto tra loro. Nel corso dei secoli inoltre molti Curdi si sono convertiti al cristianesimo e alla religione ebraica.

Territori del Kurdistan
Turchia 194.400 Kmq; órca 13 milioni di Curdi (20% della popolazione)
Iran 124.950 Kmq; circa 6,5 milioni di Curdi (10% della popolazione)
Irak 72.000 Kmq; circa 4,5 milioni di Curdi (23% della popolazione)
Siria 18.300 Kmq; oltre 1 milione di Curdi (9% della popolazione)
Ex Unione Sovietica (Azerbaigian, Georgia, Armenia) 186.000 Kmq; circa 300.000 più altri 300.000 sparsi in altre repubbliche (Turkmenistan, Khazakistan, che non fanno geograficamente parte del Kurdistan)
In Libano vivono circa 100.000 Curdi; all'estero (soprattutto Europa occidentale) sono 700.000

Storia

Chi Sono I Curdi?
Gli studi storici individuano le origini del popolo curdo in un complesso sistema di incroci culturali ed etnici, favorito dalla particolare posizione geografica del Kurdistan, da sempre territorio di confine tra imperi e regni spesso in lotta tra loro. Persiani e Arabi in particolare, attraverso le varie epoche, portarono le loro lingue e culture nei territori conquistati incrementando la compenetrazione delle popolazioni. Nonostante i condizionamenti provenienti dall’esterno e malgrado la diversificata composizione etnica del territorio, fin dai tempi più antichi viaggiatori e studiosi che visitarono il Kurdistan hanno riconosciuto al popolo curdo un’identità specifica.

Presumibilmente, al tempo della conquista islamica, il nome curdo veniva usato per indicare le tribù nomadi dell’Altopiano iranico occidentale e alcune tribù mesopotamiche, molte delle quali di origine semitica. Dall’XI secolo viaggiatori e storici utilizzarono questo termine come sinonimo di “brigante”, consuetudine che rimase in voga sino al XIX secolo. Già verso la metà del Settecento tuttavia, con il nome curdo veniva indicato anche il membro di una tribù di lingua curda.

I tratti originali del popolo curdo si rilevano nell’organizzazione sociale e politica: la trasmissione dei valori e del potere, la condizione della donna e la riparti zione dei ruoli all’intemo della famiglia, la struttura stessa della società, organizzata attorno ad una élite tribale nomade che domina sui sedentari abitanti dei villaggi, sono tutti elementi che contribuiscono a fare dei Curdi un’etnia ben distinta tra le popolazioni dell’Asia occidentale. I conflitti di interesse tra tribù e le relazioni di sfruttamento tra gruppi dominanti e strati subalterni ' hanno tuttavia diviso a lungo la società curda, impedendo la formazione di intese durature capaci di dare vita a difese collettive contro i pericoli esterni.

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Shorsh A. Surme

Kurdistan
Storia Società e Tradizioni Arte e Cultura Religione

Pendragon

Edizioni Pendragon
Kurdistan
Storia Società e Tradizioni Arte e Cultura Religione
Shorsh A. Surme

Collana diretta da Roberto Roversi e Ludovico Testa

1. Il Mondo Arabo di Monica Ruocco
2. Filippine di Vicky Reyes
3. Algeria di Abdul Hamdi
4. Pakistan di Ejaz Ahmad
5. Albania di Roland Jace
6. Somalia di Abla Osman Omar
7. Il Sud-Est asiatico di Giulio Soravia
8. Senegai di Papa Saer Sako
9. Kurdistan di Shorsh A. Surme

Redazione e coordinamento:
Alessandro Serra

Collaborazione redazionale e ricerca iconografica:
Alessandra Di Giorgi

Un particolare ringraziamento a Stefania Marzocchi, che ha curato la
dettagliata bibliografia e suggerito la scelta di numerose immagini.

Si ringraziano:
la casa editrice Vecchio Faggio di Chieti per la gentile concessione dei
diritti di pubblicazione delle immagini tratte dal volume di M. Galletti,
I Curdi nella storia, 1990.
Daniele Pellegrini e la rivista «Airone» per aver cortesemente permesso
la riproduzione delle immagini pubblicate nel servizio
Kurdistan. Il mistero di una terra fantasma, a cura di Duccio Canestrini,
comparso nel n. 125, settembre 1991.

Progetto grafico e copertina: Giorgio Morara

Tutti i diritti riservati
© Edizioni Pendragon 1998
via Artieri, 2
40125 Bologna

ISBN: 88-86366-98-1

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