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Storia Della Religione Dell’islam


Nivîskar : Michelangelo Guidi
Weşan : Unione Tip.-Editrice Tarîx & Cîh : 1936, Torino
Pêşgotin : Rûpel : 134
Wergêr : ISBN : Liv. Ita. Gui. Sto. N° 234
Ziman : ÎtalîEbad : 195x260 mm
Hejmara FIKP : Liv. Ita. Gui. Sto. N° 234Mijar : Ol

Storia Della Religione Dell’islam

Storia Della Religione Dell’islam

Michelangelo Guidi


Unione Tip.-Editrice


I. Il paese (p. 231). - 2. Le antiche tribù arabe e la loro vita (p. 232). - 3- L’antica religione araba (p. 234)- -4- II Giudaismo in Arabia (p. 23S). - 5. Il Cristianesimo in Arabia (p. 240}. - 6.1 Hanïf precurson di Maomet o (p. 24 ). - 7. Il nome di Hanïf (p. 244).
L’Islam è vera rivoluzione religiosa, creazione nuova ehe nel suo complesso ha una originalità distinta, di cui giace il segreto nella personalità di Maometto. Ma è nello stesso tempo conservazione di elementi preesistenti, nuovamente combinati e animati da un nuovo spirito. La indagine storica, quindi, ehe scruta le condiziom di questo sorgere, senza poter penetrare a fondo nella mdefimbile azione della persona del Profeta, vuol cogliere anzitutto nella sua ispirazione l’eco della vita nazionale beduina, rintracciare poi ciö ehe sia giunto a lui non dal vecchio costume arabo, ma dai fecondi semi delle varie forme delle grandi religioni monoteistiche, corne il Giudaismo e corne il Cristianesimo, ehe già fioriva, oltre 1 deserti ehe circondano la penisola arabica, con quella abbondanza di frutti per l’elevazione dell’umanità, ehe nessuna religione ha mai più avuti.
1. — La storia dell’Arabia fin dal tempo più antico è nettamente determinata dalla natura del suo suolo ...


BIBLIOGRAFI

Trattazioni generali e con scopi divulgativi:

I. Goldziher, Vorlesungen über den Islam, 2aed. Heidelberg, 1925 (tradotte in francese da Arin, Le dogme et la loi tie l’Islam. Parigi, 1920).
H. Lammens, L’Islam. Croyances et Institutions. Beirut, 1926.
M. M. Moreno, Breri nozioni d’Islam. Tripoli, 1927.
C. Snouck Hurgronje, Der Islam nel Lehrbuch der Religionsgeschichte von Bertholet und Lehmann. Tübingen, 1024. (Devo molto a questa ottima esposizione).

Carlo Alfonso Nallino dettö nell'Istituto Coloniale Italiano nel 1921-1922 una serie dilezioni sull’Islam, ehe purtroppo non vennero diffuse ehe in poche copie dattilografate, neanche defim- tivamente corrette dall’autore. In nessuna trattazione si trovano notizie ugualmente precise ed importanti. Devo citare tali lezioni perché, possedendone io una copia, non potei fare a meno, anche nell’interesse della divulgazione, di giovarniente ampiamente, come risulta che anche altri se ne giovarono nelle opère loro. È anche prezioso l’articolo dello stesso Nallino Islamismo, nell Enci- clopedia Italiana, XIX s. v. Infine mi è grato di riconoscere qui pubblicamente quanto il mio scritto debba alia consuetudine con questo sommo islamista (p. es., per la parte concemente la legge). Anche ai libri del Lammens e del Moreno ho attinto, ampiamente. Awerto infine che il presente lavoro è stato consegnato per la stampa nell’Agosto 1933; perciö non puö tener conto di alcune recenti pubblicazioni.
Per i singoli capitoli:

Arabia preislamica.
I. Gvidi, L’Arabie antéislamique. Parigi, 1921; J. Wellhausen, Reste arabischen Heidenthums, 2a ed. Berlin, 1897; H. Lammens, Le Berceau de l’Islam. Roma, 1914.

Maometto.
Tor Andrae, Mohammed und sein Glaube. Göttingen, 1932; versione italiana: Maometto, la sua vita e la sua fede. Bari, 1933; Th. Nöldeke, Geschichte des Qoräns, 2a ed. (Schwally, Bergsträsser). Lipsia, 1909 sgg.; L. Bonelli, Il Corano (traduzione italiana). Milano, 1929*

Legge.
D. Santillana, Istituzioni di diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita. Roma, 1926. È di prossima pubblicazione, postumo, il II volume di quest’opera, ehe è di gran lunga la più importante trattazione di diritto musulmano, ed alla cui introduzione ho attinto molta materia; Th. W. Juynboll, Manuale di diritto musulmano secondo la dottrina della scuola sciafeita con una introduzione generale. Traduzione con postille e note sulla dottrina della scuola malikita di G. Baviera. Milano, 1916.

Dogmatica.
D. B. Macdonald, Development of Muslim Theology, Jurisprudence and Constitutional Theory. Londra, 1902; A. J. Wènsinck, The creed of Islam. Cambridge, 1932; L. Massignon, al-Hallaj, martyr mystique de l’Islam, vol. II. Parigi, 1922.

Mistica.
L. Massignon, Essai sur les origines du lexique technique de la Mystique musulmane. Parigi, 1922 (libro che ha grandemente promosso gli studi di mistica e di cui mi son valso moltissimo); R. A. Nicholson, Studies in Islamic Misticism. Cambridge, 1921; id., The Mystics of Islam. London, 1914. Testi arabi sulla legge, la dogmatica e la mistica sono tradotti in tedesco ed anno- tati in J. Schacht, Der Islam mit Ausschluss des Qor’äns. Tübingen, 1931 (utilissimo).

Sette Shi'ite.
R. Strothmann, Die Zwölfer-Schi'd. Lipsia,! Harrassowitz, 1926; M. Guidi, Origine dei Yazidi e storia religiosa delVIslam e Nuove ricerche sui Yazidi, in]« Rivista degli Studi Orientalin, 1932; D. M. Donaldson, The Shi’ite Religion. Londra, Luzac, 1933; W. Ivanow, A Guide to Ismaili Literature. Londra, «Royal Asiatic Society», 1933.

Islam moderno.
H. A. R. Gibb, Whither Islam? (incollaborazione con altri) Londra, Gollancz, 1932; R. Hartmann,
Die Krisis des Islam. Lipsia, 1928.
Cfr. per i vari argomenti i singoli articoli, spesso importantissimi, àéü.’ Enciclopedia dellTslam, e deW Enciclopedia Italiana, fondamentali anche quest’ultimi, generalmente redatti dal Nallino, con bibliografia.

Awertenza
Il sistema di trascrizione delle parole arabe è quello adottato dalla Rivista mensile « Oriente Moderno », édita a Roma dallTstituto per l’Oriente. È indicato inoltre l’accento tonico. Si ricordi che la parola Islam, la quale, come qualche altra entrata nell’uso. corrente, è qui stampata senza segni speciali, va pronunciata con l’ultima sillaba lunga e l’accento tonico su di essa.
Ringrazio il Prof. Giorgio Levi Deila Vida per l’efiicacissimo aiuto prestatomi nella revi- sione delle bozze, e per alcuni suggerimenti.



Storia Della Religione Dell’islam
I. - L’Arabia Prima Dell’Islam

I. Il paese (p. 231). - 2. Le antiche tribù arabe e la loro vita (p. 232). - 3- L’antica religione araba (p. 234)- -4- II Giudaismo in Arabia (p. 23S). - 5. Il Cristianesimo in Arabia (p. 240}. - 6.1 Hanïf precurson di Maomet o (p. 24 ). - 7. Il nome di Hanïf (p. 244).

L’Islam è vera rivoluzione religiosa, creazione nuova ehe nel suo complesso ha una originalità distinta, di cui giace il segreto nella personalità di Maometto. Ma è nello stesso tempo conservazione di elementi preesistenti, nuovamente combinati e animati da un nuovo spirito. La indagine storica, quindi, ehe scruta le condiziom di questo sorgere, senza poter penetrare a fondo nella mdefimbile azione della persona del Profeta, vuol cogliere anzitutto nella sua ispirazione l’eco della vita nazionale beduina, rintracciare poi ciö ehe sia giunto a lui non dal vecchio costume arabo, ma dai fecondi semi delle varie forme delle grandi religioni monoteistiche, corne il Giudaismo e corne il Cristianesimo, ehe già fioriva, oltre 1 deserti ehe circondano la penisola arabica, con quella abbondanza di frutti per l’elevazione dell’umanità, ehe nessuna religione ha mai più avuti.

1. — La storia dell’Arabia fin dal tempo più antico è nettamente determinata dalla natura del suo suolo e deï suo clima; poichè solamente nel Yemen, paese mon- tagnoso fecondato da corsi d’acqua, fu possibile il sorgere di grandi civiltà sedentarie, che perö, all’apparire dell’Islam, eran già e irreparabilmente decadute. Nelle altre regioni d’Arabia — steppe e deserti, con poche oasi disseminate neU’immenso terri- torio — la popolazione era, corne lo è ancor oggi, per lo più nomade, costretta a spostarsi continuamente per cercare il pascolo del bestiame, unica risorsa di quei poveri pastori. Nelle oasi perö (-specialmente nel Higiâz, e al limite della Sina e della Mesopotamia, nei punti di passaggio del commercio di carovana), eran sorti alcum centri, colonie di Giudei agricoli o anche vere e proprie città arabe, con 1 tipici caratteri delle agglomerazioni sedentarie, ehe voglion dire progresso, comunicazione e fusione con altre civiltà, e oppongono la loro vitalité alla immobilité secolare della vita beduina. Le origini di ogni aspetto della vita araba sono determinate da questo iniziale e fondamentale contrasto; 1’Islam, ehe la riassunse ed espresse nel modo più efficace, porta ancora la traccia della ispirazione beduina delle sue origini; ma anche chiaro vi si distingue l’impulso ad esso dato dai valori stranieri, ehe, con il prowidenziale modo sopra-nazionale della collaborazione dell’umanité, poterono fondersi, nell’animo di Maometto, con le tradizionali attitudini arabe.

Quando apparve, al principio del VII secolo, la singolare figura di Maometto, la maggior parte della popolazione delTArabia, disseminata nelle enormi distese, vagava nelle steppe secondo un regolato ritmo fissato dal clima, e da norme e da consue- tudini. La vita beduina aveva consolidato usi e costumi ehe fino ad oggi, presso quelle popolazioni ehe nella penisola sono rimaste meno toccate dalla ragione nuova di vita introdotta dall’Islam, hanno vittoriosamente superato la prova di secoli.

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Michelangelo Guidi

Storia Della Religione Dell’islam

Unione

Unione Tip.-Editrice
Storia Della Religione Dell’islam
Michelangelo Guidi

Dal vol. II della Storia delle Religioni
a cura del P. Pietro Tacchi-Venturi S. I.; Torino,
Unione Tip.-Editrice, 1936-xiv



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