
Se questa e Europa: Viaggio nell’inferno carcerario turco
Dino Frisullo
Odradek
Le prigioni turche - il piccolo carcere nel grande carcere - sono ormai, se non un luogo dello spirito, certo un luogo della nostra coscienza, in cui si sono accumulati orrore e sdegno, ma anche solidarietà e partecipazione per la dignità di chi ci resiste. Dino Frisullo è salito alla ribalta della cronaca per essere stato, nel 1998, il primo e unico prigioniero politico europeo nelle carceri turche, incarcerato per le sue attività in favore della causa kurda e poi liberato in seguito a una campagna di risonanza mondiale. Il diario dal carcere, scritto durante la sua detenzione e fortunosamente sottratto alla censura, disegna un quadro vivido e inedito della Turchia e del Kurdistan attraverso i racconti dei compagni di cella, ma soprattutto attraverso la semplice cronaca giornaliera. Per fugare il sospetto che il “letterario” alteri - mitigando o esagerando - Formai ordinario orrore di uno dei più perfetti universi concentrazionari del nostro tempo, il libro produce i documenti de l’Associazione turca per i diritti umani e memorie di altri prigionieri, gettando luce radente su una realtà bruciante, di estrema attualità dopo il “caso Ocalan”, ma soprattutto imbarazzante per l’Europa che questo paese-carcere vorrebbe associare.
Dino Frisullo (Foggia, 1952), giornalista, collaboratore delle principali testate della sinistra e di varie riviste cattoliche, segretario di “Senzaconfine”, è animatore di importanti reti di solidarietà internazionale. |