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Grammatica e Dizionario della Lingua Curda: Sorani Mukri, Kurmanci - II


Editor : Edizione A. C. Date & Place : 1984, Roma
Preface : Pages : 142
Traduction : ISBN :
Language : ItalianFormat : 210 x 300 mm
FIKP's Code : Liv. Ita. Ka. La. Col. Gra. (II). N° 7040Theme : Linguistics

Grammatica e Dizionario della Lingua Curda: Sorani Mukri, Kurmanci - II

Grammatica e Dizionario della Lingua Curda: Sorani Mukri, Kurmanci - II

Alessandro Coletti

Edizione A. C.

1. inteso dapprima quale secondo volume di Grammatica e diziona rio della lingua curda, Roma, 1979, questo dizionario curdo si va facendo un’opera autonoma. V'ò molto lavoro da fare. Tuttavia conviene render noto lo sforzo che si compie.
Il dizionario da esclusivamente curdo-centrale che era, sbrani e mukrì al pari della grammatica, è venuto a comprendere anche parecchio lessico curdo-settentrionale o kurmàncì o kinmàncì (pronun eia ku/irmangl).
2. Eie fonti precipue per il sòrànì comune e la lingua di Sulay màaiyya (silèmànì, Slèwànì) sono il Kurdish-English dictionaiy di T. wahby e C.J. Bdmonds, Oxford, I966, e i Kurdish dialect studies, I London I96I, II London I962, di D.N. KacKenzie. Dal primo tolgo un tracciato di fondo. Dai secondi, gli impareggi ah ili studi sui dialetti curdi coi quali il KacKenzie ci ha dato sommamente precisa e profonda l'analisi di lingua ...


Prefazione

1. inteso dapprima quale secondo volume di Grammatica e diziona rio della lingua curda, Roma, 1979, questo dizionario curdo si va facendo un’opera autonoma. V'ò molto lavoro da fare. Tuttavia conviene render noto lo sforzo che si compie.

Il dizionario da esclusivamente curdo-centrale che era, sbrani e mukrì al pari della grammatica, è venuto a comprendere anche parecchio lessico curdo-settentrionale o kurmàncì o kinmàncì (pronun eia ku/irmangl).

2. Eie fonti precipue per il sòrànì comune e la lingua di Sulay màaiyya (silèmànì, Slèwànì) sono il Kurdish-English dictionaiy di T. wahby e C.J. Bdmonds, Oxford, I966, e i Kurdish dialect studies, I London I96I, II London I962, di D.N. KacKenzie. Dal primo tolgo un tracciato di fondo. Dai secondi, gli impareggi ah ili studi sui dialetti curdi coi quali il KacKenzie ci ha dato sommamente precisa e profonda l'analisi di lingua e dialetti curdi dell’Iraq, basata sul ricco materiale narrativo e colloquiale che egli raccolse di località in località irachena, ho tratto l'alimento migliore, abbondante, costante, spogliando i due volumi pressocchè totalmente salvo quei dettagli fonetici dialettali troppo aberranti come_r per I, fatto proprio di Arbìl (per es. KDS II 422 har stà: hai stà, si alzò).

Ki sono giovato del Manuel de kurde. Dialecte sorani, Paris, 1980, di Joyce Blau, le cui letture (pp. 183-207) come l'antologia perles d'un collier, I98I, di J. Blau. e H. Hakem, da A. Sacàdi, si prestano alla spigolatura di voci tradizionali e neologismi.
Ho tratto dei lessemi dai lavori del McCarus.

3. per il curdo mukri ho spogliato i Mukri Texte di Oskar Mann (I9O6). Dalla sua raccolta di poemi 0 canti mukrì, che per me è quanto di più estetico ha prodotto la poesia popolare curda, da quella fonte inestimabile di lingua, storia, geografia, etnologia, animo e gusti, in una parola poesia, dei Curdi, ho attinto una cor rente continua di voci singole ed espressioni le quali costituisco no, oso dire, l’ingrediente più raro ed originale in questa raccol ta lessicale. Della poesia popolare nei poemi mukrì dico altrove.

Ho contrassegnato con la sigla (MU.) solo quando la forma della voce, o la voce stessa, o l'espressione, è tipicamente mukrì, poiché, altrimenti, la grande maggioranza del lessico e della morfolo già dei Kukri Texte s'inquadra normalmente nel sòrànì comune. Faccio un esempio : jpnèw (M.59.I9), nome, e (K.24.29: nèw ama "fra noi", 197.7) fra, in mezzo, è forma tipicamente mukrì per Sor. nàw Kj. nàv, nome; in mezzo (cfr. P. nàm; nim, miyàn; Bai. niyàm); ma àlà hal-dàn (K.45.24), issare la bandiera, è sòrànì comune.

Il curdo mukrì col caso obliquo conservato è più sintetico e svelto del sòrànì normalizzato di sulaymàniyya al quale accade talora d'impastoiarsi nella norma, di appesantirsi abusando della posposizione -(a)wa che monotonamente consuona con la frequente sii laba finale -wa (ma ciò, inevitabilmente, talora anche in raukrì: garàwa ba dwà-wa (K. 187.18), ritornò indietro); e anche dei dialet ti kurmàncì i quali posseggono, sì, il caso obliquo ma la mancanza di pronomi suffissi impedisce loro passaggi rapidi come in mukrì, e li rallenta la troppo usata struttura prep. + (pro)nome + posp. adoperata a nord anche per il dativo:
Sor.Mu. ba tò/tù, bò-t, pè-t "a te": Kj. ji ta-ra.

D’altronde di fronte al sòrànì di sulaymàniyya e ai dialetti settentrionali le principali divergenze del mukrì sì lasciano facilmen te enumerare: 1. certi è per à, è per ì; -rd, e per lo più, -nd in tatti mentre Kj. -rd > -r, Sul. -nd>n, ... (KDS I 8c,9c,57a); vocale profetica in forme del tipo astàndin, prendere: Sul. s(i)tànin; ec cezionali uscite -g: bastùg (K. 501.25), legato, per bastù; caso obliquo m. -ì, f. -è, ma spesso promiscuo; 2. izàfa anche con -ì da (vedi sotto); 5. prefisso verbale da^-: sul. a^-, Kj. di-, t-; 4. imperfetto da- con valore di preterito assoluto; 5. talora perfetti di tipo settentrionale: bìstì-a (M. 251.55), udì, per bìstù-a, bistuw-a; 6. i pronomi amin, io, per min, atù, tu, per tò (cfr.KDS I I96a: anche ad Arbil, Rawanduz, xoşnaw); ama, noi: Sul. òma,Kj. am; angò, voi: sul. èwa, Kj. hung e altre foime; 7. i pronomi suffissi II pi. -ù in concorrenza con -tàn, raramente I pi. -(i)n per -màn: çi dì na-n-bè nòwàn (K.65.22-25), non ci sia più nulla fra noi, cfr. KDS I 197a nota 5 per il dialetto di pijdar, raramente in Sor.; 8. aw, questo: Sul. am, Kj. av; awha (M. 82.26), hòw-a, quello (vedi sotto); 9. talora kèha (K. 221.20) per kè, chi?; kangè (M. 282.2)» quando?; l’awèndarè (M. 186.3)» agar oltre che “se" significa "il quale", "quando"; la preposizione da "in, a": Sor. la, Kj. l(i); 10. certi vocaboli come qarawà§ (T.), serva, ancella; kulinçk (K. 71.27), angolo, cfr. P. konj?, ecc.

Sotto 2. dJ da registro la izàfa raukrì con particella da fra l’annesso con -ì e l’annettente. A questo riguardo rilevo che il HacKenzie (KDS I 1830) erra nel limitare la costruzione ai casi "with an ante— cedent formally singular but with plural sense, or with twoor more gingili ar nouns joined by thè conjunction u, w ‘and’" adducendo cinque esempi mukrì da Oskar Mann. Lo contraddicono altri esempi da Oskar Mann fra i quali questo che riporto sub voce:

dagai kiç-i da tu (K. 122.17), con tua figlia (mit deiner Tochter) ove l'antecedente è singolare e per forma e per significato. Inoltre lo contraddice il primo dei cinque esempi da lui addotti:
ama garìb-ìn l’awàn-ì da bègàna (M. 50.12)
noi siamo forestieri, di quelli (che sono) stranieri
ove l’antecedente awàn è plurale e per significato e per forma.
Nesun limite, dunque, alla izàfa mukrì con da.

Agli effetti comparativi ritengo questo da identico alla preposizione mukrì da (Sor. la) e in lori di Khorramabad de, la quale ultima è la perfetta traduzione di p. az:
p. az sar, daccapo: LKh. de sar1
e probabilmente identificabile con la preposizione pashtù da>de la quale, anch’essa, presenta un’alternanza d/1 (de ... da-pàra, de ... la-pàra "per") e Lat. de, talché nell’equazione di cui sopra LKh. de sar, : p. az sar ritroviamo, livellate nel senso, le due preposizioni latine de, ex. B’ da escludere pertanto la possibilità di un’origine aramaica, che il MacKenzie (E.I. p. 483) ritiene probabile, della particella da nell’izàfa mukrì., anche per la discrepanza del vocalismo: Aram, dì>Sir. de non può aver dato Mu. da; a parte l'inverosimiglianza di un tale prestito morfologico.

Registro il dimostrativo ... hòw, quello, ... hòw-a, quello, quegli, colui. L’avevo già accolto nella grammatica (p. 23), traendolo dalla grammatica di K. Xorramdel (pag. 70 ). Il MacKenzie nella critica che m’inviò (1979), con cui tanto mi giovò a migliorare il lavoro, me lo definì "an uncultivated mountain dialect foim of aw" mai scritta e quindi da espungere. Non espunsi e replicai (l.c. nota 2) che "il dimostrativo hòw è una forma curda purissima di valore arcaico: conservazione con h di Ant. p. hauv-, AV. recente hàw-“ mentre K. awhòw-a-y diw(i)ta l’awè rà-wastàwa
aw-a aw yày-a zìn-a agar amn-i hò èraka hènàwa

Colei che hai vista là stare ferma
quella è la dama zìn che mi ha condotto qua (M. 50.24-25) hòw-a-t-a, quello è (M. 138.17).
Questi due luoghi del più prestigioso poema curdo provano in¬dubbiamente l’accettabilità letteraria del dimostrativo mukri hòw, hòw-a. Che esso sia altra cosa da aw, aw-a, con cui lo confonde il MacKenzie, è chiaramente dimostrato dalla coesi¬stenza e correlatività dei due pronomi nel primo luogo citato.

Analogamente la forma haWj che il MacKenzie (KDS I 196a) dà come variante di aw pronome III s. nei dialetti Bingird e Pij- dar, mi risulta anche in mukri ma forse non come variante di aw ma come pronome dimostrativo-personale a se stante (cfr. Ant.p. hauv-) poiché coesiste con aw, quello, nella stessa, proposizione e funge da suo predicato - dopo parola uscente in vocale? - nei due esempi seguenti:
aw-a haw nìa, quella non è lei (M. 5-1.16)
aw-a haw-a yà-na haw nìa?, quello è lui o non è lui? (K.116.17)

D'altra parte la distinzione s’incrocia con la questione se aw pronome personale sia una cosa con aw, aw-a, dimostrativo remoto (come permette KDS I 196a nota 2» e come credo) o sia cosa diversa (come specifica KDS I 196a nota 3).
4. Per il curdo settentrionale o kurmàncì mi sono fonti prime i lavori di D.N.KacEenzie e i lavori di Joyce Blau.

Con lo spoglio della parte settentrionale dei EDS I e dei testi EPS II par. 414-790 ho mietuto un'ottima messe di lesse mi essenziali e regionalismi iracheno-settentrionali.

Il pictionnaire kurde-français-anglais (1965) di Joyce Blau, tutto di kurmàncì "letterario” spesso artificiale, mi fornisce buoni elementi. Ka di questa studiosa è soprattutto le kurde d' ‘Amadia et de Djabal Sindjàr: (1975), di genuino curdo popolare, che nei suoi racconti in prosa (pagg. 98-195)» qualcuno anche frammisto di poesia, è fecondo di lessemi particolari, ouest'opera eccellente mi giova anche perchè insieme ai EPS I ed ai testi di Amadia del EacEenzie (EPS II par. 705-748) costituisce la trattazione moderna del curdo di Amadia il quale fu oggetto del settecentesco studio del nostro Garzoni (v. sot to n. 5), onde dal relativo confronto s’inducono conferma o contraddizione, fasi antecedenti e casi di evoluzione.

Dai testi del Lescot ( 1940, 1942)racconti, poemi, proverbi - in genuino curdo popolare, testi fondamentali anche per il curdo di Turchia - ho ricavato interessante materiale, ma essi devonsi più estesamente spogliare. Voglio anticipare qui - mi si permetta la digressione - una voce curda curiosa, rara, che ricorre in Lescot I 229 e che, per la forma similis sima al suo sinonimo in baluci, rinsalda quei rapporti dx paren tela fra il curdo e il suo lontano congiunto o il suo congiunto migrato lontano:
kuçik (1.229 ), cane s Bai. huèak, koçak, kişik2

Rara e curiosa perchè gli omonimi curdo-iracheni kuçik'(KDS I: 767: zaxo), kuçk' (KDS II 703: Amadia) vogliono dire non già "cane" ma "focolare".
.....

1)"Ali Hasùrì, Gozàreè-e gùyeshà-ye lori, Ketàbxàne-ye Tahùrì, Tehràn, 1342 xors. /l964, P. 21.
2)”koçak",’ con”vocalizzazione persiana, fu da me rilevato a Nirjavé. Mithà xàn Mari e Sùrat xàn (Balòci-urdù lugat) scrivono (pag. 221) ... e (pag.228 ) ... Mithà Xàn Kami in
Urdù-baiò di luéat sub ... (pag. 228) scrive ...

 


Alessandro Coletti

Grammatica e Dizionario della Lingua Curda
Sorani Mukri, Kurmanci – II

Edizione A. C.

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Grammatica e Dizionario della Lingua Curda
(Sorani Mukri, Kurmanci) Italiano – II
Alessandro Coletti

Grammatica E Dizionario Delta Lingua Curda
Con Esercizi E Letture - II

Edizione A. C.
Roma 1984

Dizionario Curdo
Sorani, Mukri, Kurmanji - Italiano
Pratico, etimologico, comparativo

Fascicolo I
Prefazione Hamza - b
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