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I Curdi, un popolo transnazionale


Auteur :
Éditeur : EdUP Date & Lieu : 1999, Roma
Préface : Pages : 112
Traduction : ISBN : 88-86268-82-3
Langue : ItalienFormat : 140x210 mm
Code FIKP : Liv. Ita. Gal. Cur N°1171Thème : Général

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I Curdi, un popolo transnazionale

I Curdi, un popolo transnazionale

Mirella Galletti

EdUP Srl


Il problema curdo è una delle grandi questioni del Vicino e Medio Oriente e negli anni ’90 è “esploso” anche a livelle* internazionale in occasione della II Guerra del Golfo e più recentemente con il caso Ocalan.

Alla questione curda è strettamente connesso il diritto all’esistenza di questo popolo transnazionale che abita in una regione “cerniéra” tra i mondi arabo, persiano, turco e slavo, mentre la strategia dei governi centrali (Turchia, Iran, Iraq, Siria) è volta a relegare i curdi in un ruolo subalterno, con tentativi di etnocidio in Turchia e in Iraq.



Mirella Galletti, docente di storia e cultura curde presso le Università di Bologna e di Trieste, ha pubblicato decine di studi sid tema curdo su riviste specialistiche. Ila pubblicato / curdi nella storia, Vecchio Faggio, 1990.

 



PREFAZIONE

di Linda Bimbi


Il problema curdo è un soggetto di grande inquietudine e la FILB* lo ha affrontato nel maggio 1999, con un ciclo di seminari destinati a sollevare interrogativi più che a dare risposte.

L'iniziativa ha avuto come obiettivo il conoscere interrogarsi ed elaborare piste di soluzioni a medio e lungo termine, con proposte provvisorie, perché legate alla precarietà e all'arbitrio delle relazioni internazionali.

La FILB (che non a caso si intitola "per il diritto e la liberazione dei popoli") nei suoi seminari, ormai tradizionali, si rivolge ai giovani in nome dei popoli. Quando si parla di giovani si ha presente il quadro sottilmente penoso di una generazione in cerca di equilibrio sulla frontiera sottile tra impotenza e impegno, tra cinismo e dignità. Quando si parla di popoli si scarta il linguaggio diplomatico dei "fattori di instabilità" che ignora gli esseri umani concreti, la gente spossessata di suolo, come direbbe Erri de Luca, e ci si fa carico di donne e uomini che sostengono la loro identità "su documenti rilasciati di malavoglia", in lingue diverse dalla loro.

Conoscere è il primo e ineludibile passo verso il riconoscimento e poi l'accoglienza dei problemi umani. A fini di conoscenza, il ciclo di seminari sul popolo curdo è stato specialisti-co, con approcci diversi intesi a stimolare la ricerca. È stato anche di voluto spessore etico/politico, specialmente nelle metodologie.

L'attuale contesto internazionale, intessuto di trame economiche disumane e attraversato dal caos, dove la legge del rischio calcolato, proprio dei poteri forti, mette in ombra i diritti, non concede risposte facili, ma non dispensa dal ricominciare sempre a dare voce alle periferie private di diritti.

* Fondazione Internazionale Lelio Basso.



Il Problema Curdo: Aspetti Generali

I Curdi e il Kurdistan

di Joyce Blau

Identità e distribuzione


Chi sono i curdi? Da dove vengono?

La maggioranza dei 25-30 milioni di curdi - non esistono statistiche attendibili - abita oggi in una regione grande come la Francia che gli specialisti e i nazionalisti curdi chiamano "Kurdistan". Ma il Kurdistan non ha né esistenza diplomatica né esistenza politica.

Questo paese dai confini incerti occupa gran parte della regione montagnosa che si estende dal Mar Nero al nord, fino alle steppe della Mesopotamia al sud, oltre la catena dei monti Zagros a est. Quest'area di alte montagne - alcune come l'A-rarat superano i 5000 m - ha dato vita a numerosi corsi d'acqua tra cui i due grandi fiumi biblici: Tigri ed Eufrate che scorrono per centinaia di chilometri nella regione prima di attraversare i territori arabi dell'Iraq e della Siria per poi gettarsi nel Golfo arabo-persico. Anche l'Arasse nasce nelle montagne del Kurdistan. I loro numerosi affluenti ne bagnano le fertili vallate.

Un'altra ricchezza è il petrolio: il sottosuolo del Kurdistan racchiude immense riserve di petrolio di cui i curdi non fruiscono affatto.

Per sventura dei curdi, questo paese è stato spartito dopo la ...




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