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Gli Yazidi: bibliografia analitica e studi


Auteur :
Éditeur : Università’ Degli Studi di Venezia Date & Lieu : 1988-09-01, Venise
Préface : Pages : 216
Traduction : ISBN :
Langue : ItalienFormat : 210 x 290mm
Code FIKP : Liv. Ita. Yaz. Fuc. N° 3227Thème : Thèses

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Gli Yazidi: bibliografia analitica e studi

Gli Yazidi: bibliografia analitica e studi

Nelida Fuccaro

Università’ Degli Studi di Venezia

Si cercherà ora di schematizzare molto velocemente tutto ciò che è stato esposto in questo capitolo sulla religione degli Yazidi, cercando di mettere in evidenza quale tipo di apporti ogni singolo sistema religioso ha fornito alla Yazidiyyah. L'influenza dell'IsIàm ha giocato sicuramente un ruolo importantissimo.
La religione mussulmana è stata innanzitutto il vei colo attraverso il quale gli Yazidi hanno recepito elementi cristiani ed ebrei. Tra questi, la venerazione di personaggi biblici ( Noè, Adamo ed Èva, il profeta Giona) ed evangelici ( Cristo), i nomi degli angeli, alcune proibizioni alimentari e festività .
Bisogna precisare che le influenze cristiane ....




ORIGINI DEL CULTO

Dopo aver esaminato dottrina, credenze e riti della comunità, il dato che emerge è senz'altro l'incredibile eterogeneità che caratterizza il sistema religioso yazida.

Definire con esattezza quale sia stato il suo sostrato originario a determinare in quale ordine cronologico le influenze esterne lo abbiano modificato, sembra, allo stato attuale delle nostre conoscenze, piuttosto difficile. Alla formazione di quello che potrebbe essere definito il fenomeno yaz idi -co sembrano aver concorso elementi di varia natura e provenienza, stratificati e fusi in maniera molto complessa. Questi elementi sono, per fortuna, i-dentificabi 1 i , anche se posti all'interno di un groviglio così intricato. Si è visto infatti come si possano riconoscere nel credo ya-zida, in base all'analisi compiuta su dottrina, credenze e riti, alcune componenti fondamentali che risalgono ad alcuni sistemi religiosi diffusi nell'area di stanziamento della comunità.

Essi sono ( in approssimativo ordine di loro formazione ) :
a) religione antico-mesopotamica
b) zoroastrismo
c) cristianesimo
d) gnosticismo
e ) Islam estremista e

Si cercheranno ora di presentare le ipotesi più significative avanzate dagli studiosi sull'origine del culto yazicLa. Queste teorie sono formulate in molti casi attraverso un'indagine unilaterale. Si esaminano infatti solo quelle componenti di culto che hanno una stessa origine senza tener conto degli altri elementi di provenienza diversa.
Si metterà, in seguito, in evidenza come la teoria più accettabile sull'origine della religione yazida è invece quella in cui il suo formulatone ha cercato di creare un filo di collegamento tra le sue diverse componenti, inquadrando il tutto in un preciso momento storico e sociale.
Le affinità tra il culto yazida e la religione anti-co-mesopotamica non sono rilevanti. Si esauriscono infatti nell'adorazione degli astri ( >se è vero che gli Yazidi possono essere considerati degli astro-latri) e nella probabile derivazione di alcuni no-u mi di personaggi venerati dalla comunità da antiche divinità del pantheon assiro e babilonese (101).
In base a questi dati, alcuni studiosi hanno affermato la diretta discendenza della comunitàcdagli Assi ri c, in via più generale, hanno considerato gli Yazidi come i sopravvissuti di antiche comunità mesopotamiche (102).
A riprova di queste teorie, si è anche sottolineato come in una loro tradizione si asserisca che essi provengono dalla Mesopotamia meridionale ed in particolare da quella regione bagnata dal basso corso dell'Eufrate in cui, nell'antichità,dimoravano po- -polazioni dedite all'astrolatrismo (103).
Se ammettiamo che gli Yazidi sono di provenienza mesopotamica, allora sarà più verosimile supporre che il culto degli astri sia la conseguenza di alcuni contatti che essi ebbero con i Sabei di Harràn. Questa setta dedita all'astrolatrismo fu stanziata fino al XI secolo nella Mesopotamia settentrionale e quindi avrebbe potuto influenzare alcuni contingenti di popolazione i cui discendenti avrebbero in seguito fatto parte della comunità yazida (104).
D'altra parte la venerazione degli astri potrebbe ricondursi alla religione di Zoroastro in cui è attribuita una grande importanza a questi frammenti della luce cosmica. Inoltre gli Yazidi, come gli zoroastriani, sembra adorino il fuoco, la cui immagine è associata alla divinità e identifichino gli angeli con uomini semi-divinizzati (105).
Si è così avanzata l'ipotesi che la setta in origine appartenesse ad una corrente zoroastriana eretica, il Mazdachismo (106).
Questa affermazione si basa su alcuni documenti storici che avvicinerebbero la Yazidiyyah ad una tribù curda, quella dei Tayrahiti. 1 suoi componenti, secondo un cronista siriaco vissuto tra il Xii ed il Xlll secolo, non avevano ancora abbracciato l'islam ma erano ancora legati alla religione di Zoroastro ed in particolare all'eresia mazdachita (107). In tali documenti si parla delle vicende di un certo eAdi, figlio di Musaf i r, figlio di Ahmad, appartenente alla tribù dei Tayrahiti., che alla fine del XII secolo si impadronì con la forza del convento di Mar-Yuhanan, che molto verosimilmente sarebbe diventato il santuario di ^Adi (108).
Questo personaggio è stato identificato con il nipote del fondatore della Yazidiyyah, Ad i b.
Abi il-Barakàt Aboui1-Mafakhir (109) .
Si è precedentemente messo in evidenza come la componente dualistica della dottrina yazida, presente nella concezione del binomio Divinità-Malak Ta^us, sia certamente da attribuirsi all'influenza dell'ambiente religioso iranico che trovò la sua espressione particolare nello Zoroastrismo (110). Nonostante ciò-, le credenze yazide riguardanti l'Angelo Pavone sono servite, assieme ad altri elementi di culto, quali per esempio l'adorazione degli angeli, ad ipotizzare un passato cristiano della setta. Si è affermato infatti che essi erano una setta paleocristiana, anticamente influenzata, per quanto riguarda la credenza del pentimento di Tafus, da Origene, filosofo neoplatonico che formulò la dottrina de 11 ' apocastasi o pentimento del diavolo (111).
Gli Yazidi, in un momento successivo, venendo a con tatto con la religione di Muhammad, avrebbero i-slamizzato il loro culto adottando alcuni usi e credenze mussulmane.
Nella formulazione di tale ipotesi si viene ad e-scludere del tutto la figura del mitico mussulmano CAdi b. Musafir considerato estraneo alla storia della comunità. Con lui si eliminano anche tutte le vicende che gli sono direttamente collegate, unici avvenimenti che potrebbero riguardare la setta di cui abbiamo una documentazione storica; la for mazione della confraternita sufi ^Adawiyyah, la sua gestione da parte dei discendenti del sufi e l'intrusione di elementi estremisti che l'avrebbero sempre di più allontanati dall'IsIàm (112).
Ed è proprio questo ambiente sùfi-estremi sta che ci fa trovare la spiegazione più plausibile sull'origine della Yazidiyyah, anche perchè questo contesto storico-re 1igioso ci permette di spiegare l'adozione da parte della setta di quelle credenze gnostiche che sono state messe in evidenza nelle pagine precedenti.
Si tratta dell'ipotesi che vede la Yazidiyyah co-me setta fi1o-ommayade venutasi a creare in primo periodo abbasside come fenomeno di natura politica, derivato cioè dalla devozione di alcune fazioni alla famiglia dei califfi di Damasco. Questo movi-' mento avrebbe ricevuto impulso dalla confraternita sufi Adawiyyah, fondata da Adi b. Musàfir, e sarebbe stato influenzato dallo sciismo estremo, ricco di elementi gnostici (113).
Il Curdistan, ed in particolare il gruppo montuoso di Hakkari, sarebbe stato il centro di sviluppo della comunità poiché era un luogo alquanto inacessi-bile e quindi al riparo dalle rappresaglie dei governatori abbassidi dell'Iraq. Inoltre, le popolazioni curde si erano sempre mantenute indipendenti dal governo centrale ed avevano accolto abbastanza favorevolmente vari gruppi di estremisti sciiti, che avevano fatto numerosi proseliti tra i membri delle tribù nord-iraqene.
Fu in queste circostanze che i fi1o-ommayyadi, che successivamente sarebbero diventati Yazidi, vennero in contatto con alcune fazioni alidi estremiste dalle quali avrebbero preso alcune credenze che ancor oggi ritroviamo nella comunità. Tra queste, la più importante fu senz'altro il ghuluww, o venerazione estrema per qualche personaggio, che portò gli Yazidi, come era avvenuto per Ali in ambiente sciita, a divinizzare Yazid e successivamente il sufi cAdi b. Musàfir.
In questo contesto la figura di ^Adi viene considerata parte attiva nella vicenda della setta anche se si afferma che la Yazidiyyah esisteva già prima della nascita del sufi.
Si precisa, infatti, che gli Yazidi adoravano Malak Tà^ùs ancora prima dell'avvento di ^Adi. Questo culto fu mutuato dai Drusi, e Ah 1 -i-Ijaqq, gruppi sciiti estremisti che avevano recepito in ambiente persiano alcuni elementi gnostici, tra i quali l'adorazione del Pavone, convogliati nel dualismo irani-co(114).
Lo stesso si può dire per tutte le altre componenti gnostiche che si ritrovano nello yazidismo, assimilate attraverso la mediazione dell'estremismo alide (115).
Il valore di questa ipotesi sta nel fatto che per- ' mette di tracciare un filo continuo tra quelle che sono le componenti fondamentali dello yazidismo (gnosi, dualismo, Islam, sufiedestremista) in base a precise situazioni storiche e religiose esistenti nel luogo della sua formazione.

Conclusioni

Si cercherà ora di schematizzare molto velocemente tutto ciò che è stato esposto in questo capitolo sulla religione degli Yazidi, cercando di mettere in evidenza quale tipo di apporti ogni singolo sistema religioso ha fornito alla Yazidiyyah. L'influenza dell'IsIàm ha giocato sicuramente un ruolo importantissimo.

La religione mussulmana è stata innanzitutto il vei colo attraverso il quale gli Yazidi hanno recepito elementi cristiani ed ebrei. Tra questi, la venerazione di personaggi biblici ( Noè, Adamo ed Èva, il profeta Giona) ed evangelici ( Cristo), i nomi degli angeli, alcune proibizioni alimentari e festività .

Bisogna precisare che le influenze cristiane dirette provengono soprattutto dagli ambienti scismatici del cristianesimo ed in particolare dalla Chiesa Ne storiana dalla quale gli Yazidi probabilmente adottarono la pratica del battesimo, quella della divisione del pane durante la celebrazione del rito matrimoniale e l'uso del vino in senso eucaristico. L'Islam ortodosso diede invece allo Yazidismo quegli elementi che vengono classificati come aspetti esteriori del culto. Si ricorderanno i nomi mussulmani con cui si designano i ministri del culto ( Shaikh, Faqir)ed i nomi di personaggi storici islamici dati a personaggi venerati dalla setta la cui vita venne adattata a quella del mussulmano con cui essi venivano identificati. Inoltre l'adozione del calendario mussulmano, l'uso di terminologia islamica durante le celebrazioni in occasione del pellegrinaggio dei fedeli al santuario di °Adi, la pratica della circoncisione e dei sacrifici rituali, l'abitudine di incidere versetti coranici sulle tombe ed infine la celebrazione di alcune festività del calendario mussulmano.
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